L’ex Premier Giuseppe Conte sta attraversando una situazione familiare piuttosto delicata, a causa di alcune perdite ingenti.
La gaffe di qualche giorno fa si aggiunge ad una lunga lista di problemi a carico di Giuseppe Conte. L’ex Premier starebbe, infatti, attraversando una situazione piuttosto delicata in famiglia. Al netto delle poche informazioni in merito ai suoi cari, ci sarebbe una vicenda che avrebbe messo in luce alcuni “guai” a carico del padre della sua attuale compagna di vita.
Stiamo parlando di Cesare Paladino, rinomato albergatore nonché padrone dell’Hotel Plaza di Roma. A proposito di questa sua lussuosa proprietà, il suocero del Premier si è ritrovato con qualche problema di troppo con il fisco, almeno stando alla recente ricostruzione fatta da Open.

Guai in vista per la famiglia dell’ex Premier
Per il suocero di Giuseppe Conte si prospetta un futuro imminente piuttosto delicato. Da una nota riportata integralmente da Open, si percepisce come Paladino sia incerto se proseguire o meno con la gestione operativa dell’Hotel Plaza: “In merito al presupposto della continuità aziendale, il sottoscritto amministratore, ha maturato una significativa incertezza sulla capacità della società di continuare la propria operatività in un prevedibile arco di tempo futuro“.
Alla perdita di 3.705.508 milioni di euro risalenti alla chiusura dell’esercizio del 2024, si devono aggiungere anche le perdite che si sono verificate dal 2020 al 2023. In seguito alla fine dell’emergenza pandemica, nel 2023, gli incassi erano saliti a 9,766 milioni di euro.
Appena un anno dopo però, si era verificato un calo del fatturato di circa 3 milioni di euro. Ciò è dovuto, in parte, ad un aumento dell’affitto della struttura, con un supplemento di 2 milioni di euro. Le perdite sono tuttavia diminuite fino a 3,705 milioni di euro grazie ad un calo dei costi operativi.
A quanto ammonta il debito di Paladino?
Il debito contratto dalla società di Cesare Paladino, suocero di Conte, è complessivamente di 40 milioni di euro di debiti. Di questi, circa 30 milioni sono da attribuire alla sola Agenzia delle Entrate. In una situazione così delicata, c’è comunque un aspetto positivo.
Grazie al decreto legge 23/2020, sottoscritto proprio da Conte, l’immobile gestito dal padre della sua compagna ha potuto beneficiare di una rivalutazione gratuita. Nonostante le perdite operative, la rivalutazione di 245.500.000 milioni di euro sarà fondamentale per il patrimonio netto della società.